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ELETTROSCOPI A FOGLIE D’ORO

Costruttore sconosciuto
Fine XIX sec.

Primo
Ghisa, ottone, alluminio, oro
Altezza 360 mm, Ø 110 mm

Secondo
Ghisa, ottone, oro
Altezza 335 mm, Ø 106 mm
Inv. 1150

E’ uno strumento che mette in evidenza lo stato elettrico di un corpo e il

segno della carica posseduta. Fu ideato all'inizio del XVIII secolo. Consiste

di due foglie d’oro sospese entro un recipiente che le protegge

dall'agitazione dell'aria e fissate all’estremità inferiore di un’asticciola

metallica che termina all’esterno con un pomo metallico. Avvicinando allo

strumento un corpo carico le foglie cominciano a divergere prima che questo

tocchi il pomo e, allontanandolo, ritornano nella posizione iniziale.

Mettendo a contatto il pomo con il corpo elettrizzato, le foglie, caricate

dello stesso segno, divergono permanentemente. Toccando nuovamente

l'elettroscopio con un corpo elettrizzato di segno opposto, le foglie si

avvicinano.                                                                     

  

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